Anno nuovo, vita nuova.
Ed eccoci arrivati alla fine dell'anno.
Questo è uno di quei momenti, forse tra i più importanti dell’anno, il momento di fare i conti, di tirare le somme, di analizzare gli attivi e i passivi: cosa abbiamo fatto di buono e cosa invece non è andato bene.
Questo è il momento dove verranno presi la maggior parte degli impegni, delle promesse per il prossimo anno.
Ci sono i "cosa NON farò più": non voglio più fare cose che non mi piaciono, non criticherò mai più, non perderò più tempo con quella persona, non frequenterò più chi non mi merita...
E poi ci sono i "Cosa farò”: sarò un marito più presente, sarò un padre più disponibile, sarò una madre più saggia, studierò, mi applicherò...
Ma poi, secondo voi, si avvereranno tutte queste promesse?
La brutta notizia è che, la maggior parte di queste promesse, NON saranno mantenute.
La colpa non è da imputarsi a noi, o per meglio dire, non è una colpa volontaria.
Vediamo cosa accade quando facciamo promesse agli altri e i motivi principali che ci impediscono di mantenere queste promesse:
1. Promettere con troppa superficialità
2. Fare promesse troppo impegnative
3. Prendere degli impegni senza avere un chiaro obiettivo o missione
4. Mentire a fin di bene
5. Vivere "meglio" il momento presente
6. Eliminare un problema opprimente
7. Accontentare l'altro
8. Farsi grandi agli occhi dell'altro (per accrescere la nostra immagine)
9. Esagerare
10. Per riuscire a ottenere qualcosa dagli altri
1. Promettere con troppa superficialità:
Il problema di promettere con troppa superficialità è che non si valuta la situazione in generale e, forse cosa ancora più importante, non si valuta l'importanza che ha per l'altra persona ciò che stiamo promettendo.
2. Fare promesse troppo impegnative:
Altro grave errore è promettere cose che sono più grandi di noi, cose che sappiamo di non poter mantenere. Questo è un errore di valutazione, convinti che in qualche modo, poi, troveremo una soluzione.
Fidarsi delle nostre capacità è bene, ma va fatto con consapevolezza.
3. Prendere degli impegni senza avere un chiaro obiettivo o missione:
Ecco un altro errore molto comune: fare delle promesse senza avere degli obiettivi chiari, senza che queste promesse abbiano un collegamento concreto con la missione da compiere, senza averne la capacità o la possibilità di verificarne l’andamento e le possibili conseguenze.
4. Mentire a fin di bene:
Una classica delle promesse è mentire a fin di bene. A volte lo si fa perché non si riesce ad ammettere la verità. Anche in questo caso non si valutano le conseguenze possibili a causa di delusioni e aspettative mancate.
5. Per vivere "meglio" il momento presente:
Presi dalla situazione, e dalle emozioni del momento, a volte spariamo promesse senza valutare bene la situazione futura, non assumendosi la responsabilità di cosa potrebbe accadere se le promesse non dovessero essere mantenute.
6. Eliminare un problema momentaneo opprimente:
Questi tipi di promesse sono molto egoistiche, sono molto simili alla categoria del punto 5 e vengono prese senza valutare il dopo, senza assumersi la responsabilità di cosa potrebbe accadere se le promesse non dovessero essere mantenute. Tendono a pensare "poi penso a come fare, l’importante è uscire fuori da questa situazione".
7. Accontentare l'altro:
Queste sono le tipiche promesse da "finto altruista", anche se le si fanno inconsapevolmente. Queste promesse portano ad assumersi delle responsabilità che portano beneficio solo all’altra persona. Possono essere utili solo se fatte in casi straordinari e per motivi realmente importanti. Se diventa un’abitudine sono dannose e mettono a rischio i rapporti.
8. Farsi grandi agli occhi dell’altro:
Altra situazione già vista nei casi ai punti 5 e 6, ma con la variante che la motivazione ha a che fare con la propria autostima, per accrescere la nostra immagine e per alimentare l'ego.
È abbastanza chiaro che queste promesse vengono smascherate subito.
9. Esagerano:
Chi fa promesse di questo tipo ha evidenti problemi di autostima e dell’immagine di sé, nonché incapacità nel gestirsi e nell’autocontrollo. E’ chiaro che questi tipi di promesse hanno vita corta.
10. Per riuscire a ottenere qualcosa dagli altri:
Forse sono le più subdole e deleterie tra quelle analizzate finora. Sono le classiche promesse dei politici che vanno alla ricerca di voti o di chi si vuole approfittare degli altri e delle persone deboli.
Oltre a queste, ci sono quelle promesse che facciamo a noi stessi:
sono le più importanti di tutte perché è da quelle che dipendono le nostre azioni, i rapporti con gli altri, il nostro futuro.
Sono promesse che nascono da dei bisogni, dalla voglia di cambiare comportamenti, dal desiderio di piacere, di cambiare vita, di smettere di provare dolore e di smettere di soffrire.
Purtroppo l’incapacità di porsi obiettivi vanifica tutti i buoni propositi e le promesse che ci facciamo.
Ricordiamoci che la nostra parola ha un significato importantissimo per gli altri.
È un enorme potere che può permetterci di realizzare grandi cose o fare grandi danni.
Le persone sono molto attente a ciò che diciamo: mancare la parola data è indice di incoerenza, a volte anche di tradimento, di mancanza di valori e di personalità, con la conseguente perdita della fiducia da parte degli altri.
Se siamo degni di fiducia, la nostra parola assume un potere immenso, al punto che qualsiasi persona accetterà una nostra promessa come una garanzia di verità.
Solo in questo modo potremo dire che su di noi si può contare ed essere orgogliosi di essere persone che mantengono la parola data.
In te, tra quelle che abbiamo descritto, quale credi sia la più frequente?
Se ne hai delle altre, ti prego di scriverlo nei commenti, saranno sicuramente utili a chi legge.
Si possono promettere azioni, ma non sentimenti,
perché questi sono involontari.
Chi promette a qualcuno di amarlo sempre
o di odiarlo sempre o di essergli sempre fedele,
promette qualcosa che non è in suo potere;
invece può ben promettere quelle azioni, che sono sì,
di solito, effetto dell’amore, dell’odio e della fedeltà,
ma che possono anche scaturire da altri motivi:
giacché a un’azione conducono più vie e motivi.
-Friedrich Nietzsche-
-Piergiorgio Carlini-