Ecco cosa devi assolutamente sapere sull'autostima


autostima e motivazione


Sempre più persone sembrano essere afflitte da problemi di autostima. Chi ne ha troppa e chi ne ha poca. Purtroppo la nostra società è impostata tutta sul disequilibrio: mentale, fisico, spirituale… per questo anche il valore di noi stessi è un fattore che va incontro a continui alti e bassi.





Eppure dovrebbe essere un valore solido, su cui poter contare: è un valore intimo, che solo noi conosciamo fino in fondo, qualcosa che comprende tutta la nostra storia, i nostri fallimenti, i successi, gli sbagli, le intuizioni, le paure, le nostre potenzialità, i nostri limiti… E’ qualcosa di estremamente personale, e dovremmo essere in contatto con questa rappresentazione di noi stessi in maniera naturale.

C’è una storia che circola da anni su internet che spiega perfettamente questo aspetto. Un insegnante entra in aula e dopo essersi posizionato davanti alla cattedra, guarda i suoi alunni con attenzione. Poi estrae dal portafogli una banconota da 100 Euro e si rivolge ai ragazzi: 

“Chi di voi vuole questa banconota?”, tutti ovviamente alzano la mano rapidamente. Allora il professore, prende la banconota e la stropiccia in malo modo facendone una pallina. Di nuovo si rivolge ai ragazzi: “E adesso? Chi la vuole questa banconota?”, e nuovamente tutte le mani si alzano. A questo punto l’insegnante getta la banconota a terra e la calpesta più volte. “E adesso? Chi di voi vuole ancora questa banconota?”, insiste il professore. Senza alcuna esitazione ogni mano torna ad alzarsi.
A questo punto il professore, sornione, sorride e spiega ai ragazzi: “Ecco, oggi avete imparato una nuova lezione. Molto importante! Conoscete il valore di questa banconota e sapete che se la stropiccio o la calpesto, il suo valore non cambia. Così funziona per voi. Se le difficoltà della vita vi umiliano e vi fanno sentire calpestati, il vostro valore non cambia. Ricordatelo sempre! Quando conoscete il vero valore di voi stessi, nessuna umiliazione potrà davvero andare ad intaccarlo. Imparate quale è il vostro vero valore ed il valore delle persone a voi più vicine, e non dubitane mai più!”. 

Ecco, questa storia è estremamente diretta ed efficace nel mettere in evidenza quanto la nostra società viva troppo nell’immediato. I casi della vita, le situazioni, gli episodi, non possono davvero incidere in maniera profonda sui nostri valori fondamentali. E’ bene ricordarselo.

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L’autostima non può essere aumentata guardando all’esterno, ma solo guardando dentro di noi. Non si tratta di conquistare qualcosa nel mondo, ma si tratta di riconoscersi qualcosa dentro. A riprova di questo, è facile notare che è pieno di persone di successo mondano, di grandi professionisti, di persone famose e ricche, con autostima pari a zero. C’è poi chi reagisce ad un’autostima bassa diventando aggressivo, chi deprimendosi, chi buttando via la propria vita… ma la croce è la stessa per tutti.

Gli psicologi hanno identificato alla radice di questo problema una distinzione tra “io ideale” ed “io reale”. Ovvero: l’immagine di ciò che vorremmo essere e l’immagine di ciò che in realtà siamo. Come è facile intuire, più questo divario è ampio e peggio il problema sarà vissuto. Facciamo un esempio concreto: se volessi fare una determinata azione ma mi bloccassi perché rimango terrorizzato dal possibile giudizio altrui, quel divario si amplia. Perché il mio “io ideale” sa che sarebbe bene fare quell’azione, e non facendola aumento la distanza con la mia situazione reale. Questo è il meccanismo alla base della “vergogna”. 

Perché dovremmo sentire una così forte umiliazione per una nostra azione?


Eppure sappiamo bene che le nostre azioni sporadiche non ci rappresentano. Noi non siamo le nostre azioni! Possono dire qualcosa di noi e della nostra concezione del mondo, ma non sono tutto ciò che siamo. Per questo, ad azione avvenuta, se ci riconosciamo nell’azione che abbiamo fatto, il problema non si pone proprio, se invece quella azione non ci appartiene, perché mai dovrebbe scombussolarci? Perché sentirne il peso? E' capitata. E’ stato un errore di valutazione. 

I nostri valori fondamentali non cambiano, e non può cambiare la nostra autostima. Il valore che dobbiamo riconoscerci è sempre lo stesso. Sull’esito di ogni nostra azione non può esserci il peso di tutta la nostra personalità. Questo non vuol dire deresponsabilizzarci totalmente delle nostre azioni. Dobbiamo soltanto evitare di esprimere continuamente giudizi sprezzanti, soprattutto su noi stessi. 

I problemi nascono da una serie di concause non possiamo chiudere i conti trovando un solo responsabile. Non è giusto né sano. C’è chi si colpevolizza totalmente, ad esempio per aver perso il lavoro, e c’è chi dà tutta la colpa alla politica, o all’ex datore di lavoro. Con molta probabilità ci saranno degli errori nostri, degli errori dell’ex datore di lavoro e ci sarà anche qualche problema nel sistema politico. Bisogna saper riconoscere le quote di ciascun fattore, con equilibrio. Riconoscendo i propri errori ma non per questo addossandosi tutta la colpa. Esistono persone che si addossano ogni colpa e ogni fallimento, e questo li fa vivere malissimo. Confondere i nostri ideali con noi stessi è uno degli errori più comuni: avere una forte ammirazione per le persone coraggiose non farà di noi un coraggioso! Riconoscere le capacità analitiche di un nostro amico, non farà della nostra una mente analitica.

E’ ovvio che sia una cosa buona provare stima e ammirazione per qualcuno, e anche prendere spunti per dei miglioramenti, ma bisogna essere sempre sinceri con sé stessi: quali sono le nostre reali paure? Quali i nostri punti di forza? E le nostre mancanze più gravi? Conoscere sé stessi è la base fondamentale per riuscire ad avere un buon rapporto anche con il mondo. Solo con un onesto dialogo interiore potremo avere un’idea giusta ed equilibrata del nostro valore, e questo valore non potrà cambiare al primo soffio di vento.