Non è un paese per giovani: lo stress comincia da bambini!

Stress blog P. Carlini 2018
Il nostro mondo gira a velocità vorticose e spesso si fatica a mantenersi nel giusto ritmo che la società richiede.
A rimanere “indietro” sono ovviamente le persone meno forti, più delicate e sensibili.

Abbiamo volutamente inserito tra virgolette la parola “indietro” perché non è detto che ciò che può essere considerata una mancanza a livello sociale non serva a sviluppare meglio altre caratteristiche magari più importanti.

La storia dell’arte è piena di esempi simili.

Chi sono gli elementi più delicati ed influenzabili della nostra società? I bambini




Questo nuovo secolo sembra un’era molto difficile in cui essere bambini e ragazzi.
Le regole sociali e gli standard sono diventati sempre più stringenti e il giovane, se non riesce a sentirsi adeguato, ne soffre terribilmente.

L’esempio perfetto è quello legato al sovrappeso dei bambini.
Che influenza psicologica può avere l’essere un adolescente in sovrappeso in un mondo in cui gli standard estetici sono costituiti da fotomodelli e fotomodelle prossimi all'anoressia?

Devastante.

Sono davvero molti gli adolescenti che soffrono terribilmente della loro condizione fisica.
Le ragazze, specialmente, lasciano che la loro non adeguatezza agli standard estetici proposti dalla moda e dallo spettacolo, condizionino le proprie vite fino a sviluppare vere e proprie malattie.

E’ risaputo che gli adolescenti, tra di loro, utilizzano forti critiche e prese in giro ed è facile che chi subisce questi tipi di atteggiamenti sviluppi delle insicurezze che si porterà dietro tutta la vita.

La parte della questione che sfiora l’assurdo è che se da una parte la nostra società porta avanti un immaginario con donne e uomini magri e dai fisici statuari dall'altra sembriamo ossessionati dal cibo.

Cibo spazzatura prevalentemente.

Le pessime abitudini alimentari a cui i bambini vanno incontro sono talmente tante da non essere nemmeno racchiudibili in un elenco.
Pensiamo soltanto alle bevande più diffuse tra i bambini: in poco più di un bicchiere di queste bibite, estremamente conosciute e reclamizzate, si trovano più di sette cucchiaini di zucchero!

E’ una quantità enorme.

Bisogna, a questo punto, anche considerare l’effetto eccitante dello zucchero che spiega bene il perché i nostri bambini sono sempre troppo agitati.

Tornando ai cibi è evidente che la cultura di massa propone cibi poco sani e le aziende si spellano le mani nel puntare il più decisamente possibile sul ricco mercato dei più piccoli.

Dolciumi, hamburger ricchi di condimenti, bevande gassate, patatine fritte… Da una parte quindi il modello che si propone ai più giovani è quello del magro e palestrato, dall'altra li si spinge verso l’obesità.

Per fare un esempio concreto della tendenza di massa a proporre questo tipo di conflitto vi segnaliamo uno studio della New York University, del 2016 che ha analizzato le promozioni di cibi e bevande che circolavano tra televisione, radio e YouTube nei precedenti 14 anni.

I promoter in questione erano “pop star” della musica e avevano ricevuto il “Teen Choice Award”, un premio statunitense che viene assegnato dagli stessi teenager, tra il 2013 e il 2014.


Sintetizzando: nello studio si è valutato che tipo di prodotti reclamizzavano gli idoli dei ragazzini in 14 anni di promozioni. I risultati sono a dir poco scoraggianti: 8 su 10 dei prodotti erano alimenti ritenuti scarsi dal punto di vista nutrizionale.

Nessuna “star” presa in esame aveva mai fatto promozione per un prodotto salutare.
Nemmeno una.

Come è possibile che i media e le “pop star” alimentino questo conflitto mentale nelle menti più delicate e fragili?

E come è possibile che i governi facciano poco o nulla per difendere i ragazzi da questo tipo d’attacco?

Evidentemente ci deve essere un forte interesse economico che lega “star”, governi, media e industrie.

Senza alcun senso di responsabilità da parte di nessuno.

Ci si scandalizza soltanto quando si leggono atroci notizie sul bullismo a scuola o sul cosiddetto cyber bullismo.

Ma cosa si fa in concreto per evitarlo?
Controlliamo i modelli proposti ai ragazzini?
Gli insegniamo ad apprezzare gli altri per le caratteristiche interiori e non per l’estetica? Li nutriamo adeguatamente?

Proponiamo loro modelli di vita alternativa e li facciamo sentire al sicuro?

Potremmo riempire pagine di domande come queste ma le risposte si concluderebbero tutte con un triste e desolante “no”.

I bambini, un adolescente, o un preadolescente, vive molto intensamente la necessità di sentirsi adeguato, uniformizzato agli altri: ha la necessità di sentirsi parte di qualcosa...il giudizio degli altri, soprattutto dei loro coetanei, è estremamente importante per i ragazzi e le ragazze che affrontano quella delicata età.

Attualmente, la società dei ragazzi, per come è strutturata è una vera e propria giungla.

Ecco perché assistiamo a fenomeni come il bullismo in maniera così diffusa.

Questi atteggiamenti non sono certo una novità degli ultimi anni, degli anni della tecnologia, di internet, dei cellulari o della televisione.
Tutti abbiamo visto simili comportamenti durante la nostra fanciullezza ma è pur vero che il livello di ferocia si continua ad alzare.

Ci sono molte cose che si possono fare al riguardo, partendo proprio dalla famiglia che rimane il nucleo centrale alla base dell’interiorità di un individuo. Se l’adolescente è cresciuto in una famiglia in cui si è sempre sentito amato, accettato e sostenuto, troverà dentro di sé l’appoggio di cui necessita grazie ai propri ricordi e a quelle sensazioni di sicurezza che gli sono state regalate.

C’è chi, inoltre, ha inserito dei programmi scolastici di Yoga in opposizione ai fenomeni di bullismo: è il caso di una scuola pubblica in provincia di Lecco che ha proposto con successo ai propri bambini/alunni, da sei anni in avanti, degli esercizi di controllo della respirazione e meditazione.

E’ facile intuire che proporre delle “Asana”, le “posizioni” dello yoga nell'ora di ginnastica produce grandi risultati, abbassando il grado di “tensione” nei bambini.

Famiglia e scuola sono le due entità più vicine ai bambini e ai ragazzi: ma cosa potrebbero fare per aiutare la causa i governi, le “star”, i media e le industrie?
Potrebbero fare moltissimo, ed essere determinanti nella lotta a fenomeni come il bullismo e il cyber bullismo e la diffusione di modelli estetici, nutrizionali e comportamentali devastanti.

Non crediamo che ci saranno inversioni di tendenza in questo ambito finché, in gioco, ci saranno così tanti interessi economici: affinché i nostri ragazzi crescano sani e forti, le famiglie e le scuole dovranno lottare unite in un unico sforzo per creare adulti migliori.

Un cibo migliore, della buona attività fisica, uno sviluppo migliore delle capacità relazionali, un nuovo modo di percepire sé stessi e gli altri… questo è ciò che bisognerebbe esigere per i nostri figli!

Non più modelli contrastanti proposti per farli crescere in un’eterna lotta contro sé stessi e contro gli altri: grasso-magro, bello-brutto, forte-debole…

A questo proposito, non perdetevi, la prossima settimana, l’articolo sul legame tra stress e cibi dolci.