IL DIALOGO INTERIORE: COME EVITARE DI SABOTARCI


IL DIALOGO INTERIORE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Avete in mente quella vocina interiore che vi guida continuamente? Quella che vi dice cosa è giusto o sbagliato fare? 

Diciamo il vostro io-pensante, quella serie ininterrotta di pensieri solitamente volta a giudicare e a criticare tutto ciò che accade e ogni cosa che fate, giusta o sbgliata che sia.

Quel dialogo interiore, chiamato anche self talk o inner talk, solitamente, è quasi completamente inconscio nella maggioranza delle persone. 

In realtà quella vocina è uno degli strumenti più potenti e influenti della vostra psiche e lasciare che a governarla siano i casi della vita, le influenze esterne e, soprattutto, le esperienze negative che incontriamo nel nostro cammino, è come lasciare le chiavi della nostra auto nuova ad un passante mai visto prima.
 DIVENTARE CONSAPEVOLI DEL NOSTRO DIALOGO INTERIORE
Prendere il comando del nostro dialogo interiore è il primo passo che si deve fare per vivere una vita a pieno. Gli sportivi più realizzati lavorano molto su questo aspetto. Potremmo dire che questo è uno degli aspetti che differenzia il buon agonista dal campione, o dal professionista in genere: la capacità di governare e strutturare il proprio “self talk”. 





E’ facile intuire che se un buon atleta, poniamo ad esempio un arciere, tende la freccia con il suo arco, in una gara importante, prende la mira e, nonostante tutto il suo impegno e la sua concentrazione, sbaglia il colpo grossolanamente, deve sapere gestire i suoi pensieri. Non può abbandonarsi ad una serie di considerazioni e convinzioni del tipo: “Sono una frana, tanto quando arrivo ad una gara importante fallisco sempre!”. Con un dialogo interno del genere, l’arciere può anche evitare di disturbarsi a tirare altre frecce: è ovvio che non farà nulla di buono. Se invece il suo controllo o programmazione mentale viene impostata in maniera positiva, tutto può cambiare: “Questa freccia è andata un po’ fuori, ma rimani concentrato sulla prossima!”. 

Con in mente una struttura di pensieri costruttiva e positiva, la nostra concentrazione sarà sempre al top. Per questo gli atleti lavorano molto su questi aspetti. Utilizzano molte tecniche per avere un dialogo positivo e non considerazioni inutili ed inefficaci. 

SMETTERE DI UTILIZZARE IL DIALOGO INTERIORE AL NEGATIVO
Ad esempio è preferibile non usare espressioni negative. E' meglio dirsi “Concentrati meglio!” anziché dirsi “Non devo distrarmi!”. Le negazioni non solo affossano il pensiero ma ti costringono a pensare all'errore anziché alla soluzione. 

Bisogna sempre rimanere nel positivo e sfruttare ogni cosa a proprio vantaggio! E’ evidente che questo non vale solo per gli atleti. In ogni aspetto della vita le regole rimangono le stesse: se punti al negativo i risultati quasi sicuramente saranno negativi, se punti al positivo ci sono ottime possibilità che le cose vireranno al meglio. E’ logico. 

Se una persona, un mattino, entra nel camerino di un negozio d’abbigliamento per provarsi un abito e una volta indossato, guardandosi allo specchio, si dice: “Faccio schifo con questo vestito!”, che opinione potrà avere di sé durante tutto il corso della giornata? Quell’idea negativa, quel giudizio così feroce viene interiorizzato: “Faccio schifo!”. Se invece durante la prova si fosse espressa in maniera differente, ad esempio: “Questo vestito non è adatto a me!”, la percezione di sé sarebbe estremamente diversa. Il giudizio espresso non è contro sé stessi, ma sul vestito. E’ il vestito che non sta bene su di me, non sono io a fare schifo! E’ profondamente diverso.

Considerate che la nostra mente esprime migliaia di questi giudizi durante l’arco di una giornata. E’ evidente che la gestione del self talk è uno degli aspetti fondamentali per chi vuole vivere al meglio. 

Se si è i peggiori nemici di sé stessi come possiamo aspettarci buoni risultati?

Quando una persona vuole portare avanti un progetto, un piano alimentare nuovo, un allenamento, un obiettivo lavorativo, uno scopo personale… come può riuscire se dentro di sé ha un sabotatore?
E’ necessario trovare dentro di sé un supporto che ci aiuti nei momenti difficili, non certo una vocina che ci scoraggia del tutto. 

COME UTILIZZARE AL MEGLIO IL NOSTRO DIALOGO INTERIORE
Per riuscire a rieducare quella voce interiore possiamo seguire alcune semplici regole:

- Innanzitutto dobbiamo imparare ad ascoltare questo nostro self talk, prenderne atto. Non possiamo lasciare che questo importante processo sia relegato alle funzioni inconsce.
- Dobbiamo ascoltare i nostri pensieri, i nostri giudizi e le nostre convinzioni, per poi confutarli, ridimensionarli, rivisitarli, aggiustarli. Forse ti può aiutare anche appuntarti, nero su bianco, i pensieri che ti hanno attraversato. Così potrai renderti conto di come ti stai sabotando!
- Evita di utilizzare nel tuo auto-dialogo forme negative o negazioni.
- Usa frasi semplici e propositive. I pensieri troppo complessi generano solo confusione; esprimiti semplicemente e chiaramente con te stesso!
- Usa la forma del suggerimento per esprimere i tuoi pensieri, non usare troppo spesso forme imperative o di carica esasperata. Devi avere un amico dentro di te non un sabotatore e nemmeno un sergente di ferro che non fa altro che sbraitarti contro.

Con questi pochi accorgimenti il tuo “setting” mentale cambierà totalmente! Non è un processo facile ed immediato, ci vuole molto esercizio, ma i primi risultati si vedranno in pochissimo tempo. 

Quando il tuo auto-dialogo sarà diventato molto positivo, costruttivo e propositivo, la tua vita cambierà totalmente. Avete presente quando cambiate la lampada in una stanza? Quando da una luce tetra passate ad una lampada brillante che illumina tutto alla perfezione senza disturbare gli occhi? Lo stesso sarà per la vostra vita: cambierete il modo di illuminarla. Tutto avrà un sapore più vivace, più squisito.